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Il Giorno

La sua Milano è tutta lì, attorno alla Scala. Diana Damrau, voce dai colori incredibili, è capace di stregare il pubblico del Piermarini. Dal 26 ottobre il soprano tedesco sarà Contessa ne “Le nozze di Figaro” di Mozart, sul podio si alterneranno Franz Welser-Möst e Michele Gamba.

È acclamata in tutto il mondo. Avrebbe mai immaginato un tale successo?>>
«Nessuno conosce il proprio futuro. Ho sempre lavorato sul mio talento per poter esprimere al meglio ciò che è racchiuso nell’opera e continuo a farlo, ogni giorno».

Quali ruoli le hanno fatto capire che sarebbe diventata una prima donna per la lirica?>>
«Credo la Regina della Notte, un personaggio che può chiuderti o aprirti molte strade. In teatro leggono il tuo repertorio, ascoltano la voce, osservano la presenza scenica, il carattere. La seconda aria dell’opera è drammatica, si capisce subito se la voce sa sviluppare note gravi, medie, è la base dei grandi ruoli da soprano. Un’altra donna che ho incontrato sulla strada è stata Gilda, la sorellina di Traviata, una ragazza e poi Violetta, un’adulta. Differenti figure femminili hanno fatto crescere la mia personalità interpretativa».

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