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Juliette in Milan

“Il soprano tedesco emerge per una vocalità luminosa e tornita, di buon peso e dalla timbrica cremosa, complessivamente omogenea in tutta la gamma. Nell’attesa arietta “Je veux vivre” le messe di voce sono puntuali e sul fiato, i legati adamantini, i virtuosismi nell’insieme fluidi e puntuti; nell’aria “Viens, amour, ranime mon courage”, risolta con efficacia, pregnanza e pathos […] Vero animale da palcoscenico, servendosi di un fraseggio espressivo e di un’intensa mimica facciale e del corpo, la Damrau giganteggia per la musicalità e per le sue spiccate doti attoriali, delineando una Juliette in progress, inizialmente fanciulla timida, ingenua e infantile e, via via, più matura, impetuosa e determinata.”

Connessi all’opera

“Lei, soprano tedesco già nota alla Scala… molto bella e agile, si è liberata della sua giocondità adolescenziale per diventare donna appassionata, con una vocalità sicura e luminosa. Emozionante l’aria del veleno.”

Lo Spettacoliere

“Juliette è il soprano tedesco Diana Damrau… assolutamente superba per classe, bellezza della voce, abilità di emissione, emotività e presenza.”

Corriere del Ticino